Femminicidio: Immigrati lo fanno 3 volte più di Italiani

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Da un monitoraggio effettuato dal ministero della Giustizia, partendo dall’esame di 417 sentenze rappresentative del 60% dei casi di violenza sulle donne, tra il 2012 e il 2016, emerge che l’85% dei casi (355 su 417) sono classificabili come omicidio. Nel 98% dei casi l’autore del reato è un uomo e la nazionalità dell’autore conferma la prevalenza di immigrati visto che gli italiani (92% della popolazione) rappresentano il 74,5% di chi commette questo reato. Ovviamente gli Zingari e i ‘nuovi italiani’ sono inclusi come ‘italiani’.

Significa che l’8 per cento della popolazione, commette il 25,5% di questo tipo di reato. Ovvero 3 volte il normale. Tradotto: ci sono bastardi italiani, ma i bastardi, tra gli immigrati, sono 3 volte di più.

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Nel 55,8% dei casi tra autore e vittima esiste una relazione sentimentale. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sentito dalla commissione parlamentare sull’inesistente fenomeno del femminicidio: 417 casi in 4 anni sono circa 100 casi l’anno. Ci sono più persone colpite dai fulmini.

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Riguardo alla relazione sentimentale che lega vittima e autore, la percentuale del 55,8% è così distribuita: nel 63,8% dei casi si registra un rapporto di coniugio o convivenza; nel 12% una relazione sentimentale in atto; per il restante 24% tra le due parti vi era stata una relazione sentimentale terminata prima dell’omicidio. L’arma prevalentemente utilizzata è il coltello, che spesso risulta il mezzo di più agevole disponibilità.

Ovviamente, i media di distrazione di massa, diffonderanno la fake news che si “conferma la prevalenza di soggetti italiani”. E i più analfabeti stile Fedeli ci crederanno.