Criminologo: “Profughi commettono maggioranza reati sessuali”

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Il numero di casi in cui le donne subiscono violenze sessuali in luoghi pubblici è raddoppiato nel corso del 2016 rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto principalmente agli episodi della notte di Capodanno del 2016 a Colonia e ad Amburgo, quando gruppi di richiedenti asilo (750 in totale le denunce) assalirono e molestarono decine di donne durante le celebrazioni pubbliche. Secondo le statistiche dell’Ufficio federale di polizia criminale, quasi il 15 per cento dei sospettati denunciati lo scorso anno per stupro e gravi aggressioni sessuali sono immigrati, una quota sproporzionata. Il dato non tiene conto dei rifugiati che hanno ottenuto il permesso di soggiorno.

Il criminologo Christian Pfeiffer ha studiato il fenomeno. “Più emotiva o minacciosa l’offesa, più difficile è denunciare”, spiega l’esperto. Thomas Feltes, professore di criminologia all’Università di Bochum, si occupa delle statistiche sulla criminalità della polizia, e afferma che i crimini commessi dagli immigrati irregolari sono gravemente sotto-stimati. Molti sospetti, ad esempio, non sono provvisti di documenti, e ciò rende i dati inaccurati. In sostanza: come in Italia, i dati già drammatici sono sottostimati, volutamente.

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Inoltre, circa il 20 per cento delle statistiche relative alla criminalitа della polizia sono inaffidabili. I dati sarebbero inseriti in modo errato e i reati non precisati, sostiene l’esperto. Secondo l’esperto, i crimini più trascurati sono quelli che commessi dai rifugiati. La maggior parte dei richiedenti asilo che sono arrivati in Germania dal 2015 sono giovani uomini. Questa è la popolazione che commette piщ reati ovunque nel mondo.

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Il criminologo Pfeiffer sostiene che manchi “l’elemento civilizzatore delle mogli, delle sorelle e delle madri. Provengono da culture maschiliste e non sono abituati al libero comportamento delle donne tedesche. Trovano provocatoria anche una donna che corre in estate con una gonna corta e una maglietta”. Il professore divide i rifugiati in due gruppi. Tra i primi ci sono quelli che di solito si attengono alle regole, perché sanno che qualsiasi attenzione da parte della polizia riduce le loro possibilitа di ottenere l’asilo. Il secondo di quanti sanno che non avranno possibilitа di ottenere l’asilo, il che genera frustrazione e aggressivitа. Il problema può essere risolto solo intensificando i rimpatri dei non aventi diritto, oppure incoraggiandoli a farlo volontariamente.

Oppure non farli entrare.