L’assessore leghista che dà le case agli italiani: “100% case popolari a Italiani”

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L’altro giorno lo abbiamo scritto: l’unica percentuale soddisfacente quando si parla di case popolari assegnate a italiani è il 100%.

L’assessore leghista alle Politiche della casa del Comune di Arezzo, Tiziana Nisini, condivide: “Il 100% delle case popolari agli italiani”. E sfoggia con orgoglio il “cavillo anti-stranieri”.
che ha messo nero su bianco nel febbraio del 2016 modificando i criteri di assegnazione delle 1.300 case del territorio comunale, con l’intenzione di “premiare gli aretini”. Mossa astuta.

Primo: il Comune ha deciso di assegnare un punto in più a chi vive ad Arezzo da almeno 10 anni e un altro mezzo punto per chi è in graduatoria da molto tempo. Poi il cavillo anti-stranieri, da allora riproposto in altri comuni leghisti: chi fa domanda deve dimostrare di non possedere alcuna proprietà o diritto di godimento immobiliare, anche se all’estero. E non basta un’autocertificazione, come accadeva in passato, ma bisogna produrre un certificato autentico.

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“Per i cittadini italiani lo stato immobiliare viene verificato al catasto e non si sfugge, ma questo non avveniva per gli straniero”. “Chiediamo ai non cittadini Ue di presentare un certificato rilasciato dal proprio Stato che sia analogo a quello prodotto dalla conservatoria del registro in Italia, tradotto e certificato dal consolato o dall’ambasciata di appartenzenza”.

Risultato: ora il 75% delle case vanno a Italiani. Un anno fa erano il 45% . Maurizio Tofani, disoccupato, era in attesa di un posto dal lontano 2009 e in graduatoria occupava solo il 154esimo posto. Con le nuove regole scritte da Nisini e Ghinelli è balzato in un solo giorno all’8 posto. Conquistando finalmente un tetto. “Ho riscoperto il piacere di essere aretino – disse ai quotidiani locali – e mi sono di nuovo sentito italiano”.

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Anche se il sindaco Alessandro Ghinelli, che è di Forza Italia, ci tiene a rovinare un po’ il lavoro fatto dal suo assessore: “Non è ‘prima gli italiani’. Non verranno esclusi neppure “albanesi e rumeni che vivono ad Arezzo da ormai molto tempo e che ormai fanno parte della nostra società”. C’è chi è da secoli parte di questa società.

Ma non è abbastanza. L’unica percentuale soddisfacente è il 100%.