“Conflitti e instabilità nel mondo sono in parte dovuti all’immigrazione illegale che diffonde il terrorismo”. Lo ha detto Il leader birmano e premio Nobel per la pace San Suu Kyi,
accogliendo nella capitale ministri degli Esteri asiatici ed europei, tra i quali l’Alto Rappresentante della politica estera europea Federica Mogherini.
Nel suo discorso, il leader birmano non ha fatto esplicito riferimento alla cacciata dalla Birmania di 600 mila musulmani Rohingya, avvenuta nel tempo record di tre mesi, ma molti in Myanmar
considerano la minoranza musulmana immigrati illegali e li accusano di atti terroristici. Il che è vero: arrivarono al seguito dei colonizzatori inglesi dal Bangladesh, e lì, ora, sono tornati.
“Credo che ci sia una reale e concreta possibilità che Birmania e Bangladesh raggiungano un’intesa per il rimpatrio dei rifugiati” di etnia Rohingya, aveva affermato con demenziale ‘ottimismo’ poco prima, Federica Mogherini che ha incontrato il consigliere di Stato birmano Aung San Suu Kyi per parlare della situazione nello stato di Rakhine. Colloquio, sostiene Mogherini, “che ho trovato estremamente incoraggiante”. Mogherini ha anche visitato alcuni dei campi ‘profughi’ in Bangladesh e incontrato il premier del Paese Sheikh Hasina.
I Birmani si sono liberati in pochi mesi di 600 mila musulmani, e secondo lei, ora, se li riprenderanno. Contaci. Non tutti hanno il desiderio di autodistruggerci che la UE ha imposto ai popoli europei.