Mille Islamici assaltano chiesa e asilo nido cristiano

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Ennesimo assalto islamico contro una chiesa copta

Oltre 1.000 musulmani hanno assediato la chiesa di San Giorgio appena restaurata a Mina, in Egitto, dopo devastazioni islamiche del mese scorso, minacciando i fedeli all’interno.

I cristiani, che sono la popolazione originaria dell’Egitto, prima dell’invasione araba e successiva immigrazione subsahariana, sono stati costretti a chiudersi dentro e sprangare le porte della chiesa e dell’asilo nido vicino. Hanno poi chiamato la polizia.

Nonostante l’aggressione della folla islamica, furono i Copti ad essere ritenuti responsabili dell’incidente: provocazione. L’esistenza di una chiesa è considerata ‘provocatoria’ in molte aree dell’Egitto, nonostante la cacciata dei Fratelli Musulmani dal governo.

I capi della congregazione copta nella zona furono costretti a partecipare a un incontro di ‘pacificazione’, che mirava a fermare il conflitto tra il gruppo e la comunità musulmana locale.

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Una fonte vicina alla chiesa ha detto: “I copti sono stati costretti ad accettare la riconciliazione.È stato presentato un accordo scritto che indicava un quadro di cordialità, amore e fratellanza.

“È necessario firmare una riconciliazione e una rinuncia a tutti i dissidi tra le due parti, compresa una clausola di ‘non-provocazione’.”

È solo l’ultimo di una lunga lista di attacchi. Lo scorso mese quattro chiese a Mina, inclusa quella di San Giorgio, sono state chiuse dopo che i musulmani locali, furiosi, avevano lanciato attacchi contro i fedeli, incoraggiati dalla non reazione della polizia.

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Il leader copto della regione ha affermato che le autorità non stanno facendo nulla per consegnare i responsabili alla giustizia.

Anba Macarius ha detto: “Le chiese sono chiuse, i cristiani copti vengono attaccati e le loro proprietà distrutte, e non c’è alcun deterrente.

“I copti pagano sempre il prezzo di questa coesistenza, non gli aggressori.