Hanno vinto i clandestini in marcia: trovate case nuove per 150

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Se sei Italiano dormi in auto, se ce l’hai. Ma se sei un africano, giovane e maschio, e sei fuggito dalla guerra in Siria, il f*****o governo italiano ti trova casa nuova in poche ore.

I trasferimenti sono iniziati alle 13 e sono continuati per tutto il pomeriggio. Con ogni probabilità continueranno anche in serata per trovare alloggi alternativi ai fancazzisti. Secondo l’amministrazione comunale di Mira, rimarranno a Gambarare 15 richiedenti asilo. Lunedì anche loro troveranno un’altra destinazione.

La Prefettura di Venezia ha infatti trovato la soluzione per redistribuire in altre strutture diverse dal Cpt di Cona i 240 fancazzisti che da giorni stanno dando vita ad una marcia di protesta. Lo ha confermato il Prefetto Carlo Boffi.

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Del gruppo che la notte scorsa ha dormito nelle chiese di Mira (Venezia), 151 sono già partiti con pullman, scortati dalle forze dell’ordine, per altre destinazioni, sparse sul territorio regionale. Per gli altri 90 la Prefettura sta continuando a lavorare, sempre nell’ottica di un’accoglienza diffusa. Il gruppo più numeroso sarà accolto in provincia di Venezia; una decina di richiedenti asilo saranno ospitati in strutture delle Diocesi. Ovviamente a 35€ al giorno, per uno. E, magari, ci scappa anche qualche sollazzo extra, visto che in quella zona ci sono molti preti ‘allegri’.

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Segrete le destinazioni, per non turbare i residenti. E deliranti le parole del prefetto Carlo Boffi, che si è detto fiducioso di riuscire a trovare ospitalità per tutti i richiedenti asilo entro sera. Nel frattempo i “fuggitivi” dall’ex base militare di Conetta rimarranno negli oratori dove hanno pernottato: “Confidiamo nella solidarietà della popolazione italiana”. Delirante anche il sindaco piddino di Mira, Marco Dori: “Tutti troveranno una nuova collocazione, secondo un modello di ospitalità diffusa (colonizzazione). E spero che anche altri Comuni, che finora hanno atteso, diano una mano, così da ottenere una condizione migliore per tutti”. Mandali a casa di Renzi.

“La non gestione delle frontiere ha portato a questo – ha commentato a margine dell’inaugurazione del Ponte votivo della Salute il sindaco Luigi Brugnaro – Stiamo lavorando in piena sintonia con il prefetto e il questore per gestire questa situazione e tenerla sotto controllo. L’accoglienza da parte di cittadini e parrocchie è un fatto positivo, ma è una risposta di pura emergenza, che non risolve i problemi veri. È inutile illudere le persone: la situazione è seria e complicata. Qualcuno deve assumersi la responsabilità di presidiare i confini e di dire che qui non si può più entrare. L’idea che in Italia si possa fare di tutto non è più possibile”.“

A Zaia diciamo: è inutile trastullarsi con l’autonomia, quando non si è nemmeno in grado di alzare la voce contro una marcia di invasori nella propria terra. Quando un magnaccione in tonaca e un altro di Stato ti diffondono giovani maschi africani in tutto il Veneto, perché non vogliono più stare dove stavano.