Il noto e declinante social network ha rafforzato la censura con un nuovo giro di vite sull’applicazione della Sharia nei confronti degli utenti e rimosso il bollino di verifica a diverse personalità contro l’islamizzazione dell’Europa. Non sorprende, visto il forte investimento dell’Arabia Saudita nel derelitto sito di microblogging.
Twitter ha iniziato a rimuovere la spunta blu dei profili verificati dagli account di diversi esponenti identitari negli Usa e in Europa.
Tra le personalità colpite dal provvedimento in Europa, il fondatore della ‘English Defence League’ Tommy Robinson, e negli Usa l’attivista ebrea anti-Islam, Laura Loomer. Proprio quest’ultima ha commentato il provvedimento di Twitter nei suoi confronti, pubblicando un post in cui ha riportato la comunicazione inviatale dal social e un suo commento a margine: “Twitter mi ha appena scritto via email – si legge nel post di Loomer – per comunicarmi di aver rimosso il mio badge di verifica perché sostengono che il mio account non sia conforme alle linee guida per gli account verificati. Traduzione: sono una conservatrice”.
Nessun provvedimento, infatti, contro estremisti islamici sostenitori dei terroristi di Hamas:
🆘‼️😬🔥 When you become "Woman of the Year", even though you threatened the American President, and still retain the blue Twitter verified badge. Wrong world! #LindaSarsour https://t.co/1XbZHIqSwW
— Onlinemagazin (@OnlineMagazin) 16 novembre 2017
Solo poche settimane fa la censura contro Russia Today, perché russa. In Cina hanno un concetto di libertà di espressione più ampio di Twitter e Facebook. Che di questo passo diverranno una camera di compensazione delle frustrazioni dei falliti di estrema sinistra.
E di noti stupratori:
WTF is this?! So Twitter suspends #RogerStone, #BakedAlaska, removes @LauraLoomer's "Verified" badge… But ALLOWS rapist #HarveyWeinstein to stay active and Verified? This is unreal… pic.twitter.com/ckjBAhvGG3
— Deep Stvte (@DeepStvte) 16 novembre 2017
Evidentemente essere contro l’islamizzazione è un buon motivo per perdere il demenziale badge, ma non stuprare allegramente.
A protestare contro questa censura, anche il paladino dei diritti Assange:
Twitter "verification" now explicitly an epaulet. https://t.co/kj7NxfS3bt
— Julian Assange 🔹 (@JulianAssange) 16 novembre 2017
Un tempo si discriminava mettendo ‘badge’ alle braccia degli Ebrei. Oggi togliendolo a chi si oppone al Potere. Mutano i modi, non la sostanza.