“Dovremmo evitare di cadere in questi quattro atteggiamenti perversi, che certo non aiutano alla ricerca onesta e al dialogo sincero e produttivo sulla costruzione del futuro del nostro pianeta: negazione, indifferenza, rassegnazione e fiducia in soluzioni inadeguate”. Così Bergoglio nel messaggio inviato a Frank Bainimarama, premier delle Fiji, presidente della 23/ma Sessione della Conferenza sulla Convenzione-Quadro dell’Onu sui Cambiamenti Climatici (COP-23), in corso a Bonn, letto nel corso dei lavori.
Non sapevamo che il Global Warming fosse divenuto un Dogma della Chiesa. E che negare ciò che non esiste, ovvero il riscaldamento climatico antropico, fosse peccato. Comunque meglio peccatori che ottusi seguaci della nuova setta bergogliana.
Bergoglio ricorda che “lo storico accordo di Parigi” sul clima “indica un chiaro percorso di transizione verso un modello di sviluppo economico a basso o nullo consumo di carbonio, incoraggiando alla solidarietà e facendo leva sui forti legami esistenti tra la lotta al cambiamento climatico e quella alla povertà. Tale transizione viene poi ulteriormente sollecitata dall’urgenza climatica che richiede maggiore impegno da parte dei Paesi”.
Tutte stupidaggini. Dobbiamo ridurre l’inquinamento che avvelena le nostre città, questa è l’emergenza ambientale. Non la causa inesistente di un riscaldamento climatico causato dall’attività solare che è ciclica.