Profughi lanciano ultimatum: “Soldi, Wi-Fi veloce e basta pasta”

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Nuovi disordini in un centro d’accoglienza per presunti minori non accompagnati ad Agrigento; al Villaggio Mosè infatti, i virgulti africani in fuga dalla guerra in Siria e ospitati in un’apposita struttura ricettiva, hanno “vivacemente” protestato reclamando il pocket money (paghetta da profughi), così come un cibo più consono al loro status ed una linea wi-fi più consona alle loro esigenze di migranti in fuga dalla fame.

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All’interno del centro è subito divampata la tensione, con i responsabili della struttura che hanno temuto per la loro incolumità: sul posto sono intervenuti i poliziotti della Sezione Volanti.

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Già in altre occasioni, per simili proteste, i fancazzisti hanno vandalizzato immobili ed arredamenti di altri centri d’accoglienza; questa volta, una volta iniziati i disordini, l’arrivo dei poliziotti ha scongiurato ulteriori violenze. Per ora.

Abbiamo importato un esercito invasore.