Un inceneritore che produce cadmio in quantità «da 3 a 10 volte superiori» alla norma rispetto agli altri inceneritori e che brucia materiale «sanitario contagioso», non ha fermato Oscar Farinetti, patron di Eataly, per l’apertura di FICO Eataly World a Bologna.
“Se c’è un inceneritore che fa male alla salute di sicuro non apro perché sarei un delinquente”. Correva l’anno 2014 e così Oscar Farinetti, contattato telefonicamente dal giornalista Antonio Amorosi, fugava ogni dubbio rispetto a Fico – Fabbrica Italiana Contadina, la nuova creazione del patron di Eataly che aprirà i battenti nel capoluogo emiliano il prossimo 15 novembre.
Fico – controllata al 50% da Coop Adriatica in quello che tra Eataly e il mondo della cooperazione è ormai un partenariato stabile – è il parco agroalimentare più grande del mondo che, si legge sul sito, “racchiude la meraviglia della biodiversità italiana”. Più di 10 ettari nella periferia bolognese, suddivisi fra campi, stalle e impianti di trasformazione, con spazi dedicati anche all’insegnamento, Fico vuole “raccontare al mondo l’eccellenza enogastronomica e la bellezza dell’agroalimentare italiano”, spiegano i fondatori annunciando la mission.
Verde, natura, biodiversità….e i rifiuti bruciati. Perché sì, nonostante le rassicurazioni di Farinetti, Fico sorge proprio di fianco ad un gigante dello smaltimento rifiuti. Parliamo di uno degli inceneritori più grandi di tutta l’Emilia Romagna, impianto gestito dalla multiutility Hera e che, spiega lo stesso Amorosi su Affaritaliani.it, “produce cadmio in quantità «da 3 a 10 volte superiori» alla norma rispetto agli altri inceneritori e che brucia materiale «sanitario contagioso»”.
Nei ristoranti e nei punti vendita di Eataly sparsi in tutta Italia lavorano 223 ‘richiedenti asilo’ in rappresentanza di 61 Nazioni. Ed è per questo che il patron Oscar Farinetti non vuol sentire parlare di contrasto all’immigrazione, revisione di Schengen, rimpatri o chiusura delle frontiere. Ed è per questo che i suoi soldi finiscono al PD.
Il governo PD ha rifornito lui e altri finanziatori con profughi low-cost che paghiamo noi con vitto e alloggio e che quindi si possono sottopagare.
Profughi e inceneritori. Buon appetito.