Elezioni, Bonino ricatta Renzi: via i patti con la Libia o niente accordo

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Emma Bonino, elettoralmente rappresenta se stessa e un manipolo di avanzi del ’68. Uno zero virgola. Meno di Boldrini. Eppure, vista la sua esposizione mediatica, sembrerebbe il leader di un movimento di massa. Il motivo è ovvio: lei è finanziata da Soros. I media di distrazione di massa sono finanziati da Soros. Perché i parlamentari che la sua Open Society ha in tasca sono solo la punta dell’iceberg: i giornalisti sono molti di più.

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Tanto è sicura di sé, la tronfia Bonino, da minacciare in un’intervista al giornale di fake news Repubblica Matteo Renzi: l’alleanza alle prossime politiche non si farà se il Pd non cambia linea in materia di immigrazione. Ora, il PD è un partito alla frutta, ma ha comunque un 25% di mononeuronici che lo votano. I seguaci di Bonino chi sono? Eppure minaccia.

“Da mesi mi sgolo contro l’accordo con la Libia sui migranti – dice la Bonino – Con Renzi avremo forse un primo incontro lunedì, ma è tutto in alto mare. Mi pare evidente che il Pd debba rivedere le proprie posizioni in tema di immigrazione.” Per la storica assassina di bambini non nati è “inaccettabile” rivendicare con soddisfazione il calo degli sbarchi, dal momento che “ne sbarcano di meno perché ne muoiono di più e perché ne rimangono di più nel grande buco nero dei centri di detenzione”. Non esiste alcun calo degli sbarchi.

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“L’obiettivo – spiega – era ‘Lontano dagli occhi, lontano dal cuore’. I libici dicono di aver salvato negli ultimi mesi migliaia di persone ma poi di cosa succede veramente a questa gente non importa a nessuno.” Beh, tornano a casa loro. E comunque non sono fatti nostri. Fanno però una migliore fine di questi bambini:

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