Anche in Campania, come nel resto d’Italia, gli amministratori locali pensano più ai migranti che agli italiani. Un caso clinico è De Magistris, che in una città con una emergenza abitativa degna del terzo mondo (ma Roma e Milano non sono lontane), pensa ad accogliere giovani maschi africani in fuga dalla guerra in Siria. Intanto diversi tra i suoi cittadini, quelli veri, vivono per strada.
Una di questi è Tiziana. La senzatetto è vittima da mesi delle violenze e delle sevizie di una baby gang, che l’ha presa di mira insieme al giaciglio che la donna si allestisce di notte nella Galleria Umberto I, a Napoli. Tiziana, 40 anni, tossicodipendente, conosciuta dai commercianti e dai residenti della Galleria, racconta disperata la sua storia.
“I ragazzini arrivano la notte dai Quartieri Spagnoli, mi riempiono di botte, a volte mi urinano e perfino defecano addosso”. Una volta la donna, che è di corporatura minuta, è stata sollevata di peso dal branco e gettata nella vicina fontana di piazza Trieste e Trento. Con il volto gonfio dalle ultime percosse ricevute, Tiziana ha chiesto aiuto ai passanti e a una giornalista dell’ANSA. “Portatemi via da qui, in qualunque posto”.
De Magistris, portala via di lì. Mettila in uno degli hotel che tu e il governo destinate ai vostri amichi fancazzisti.