Non comprendono le metafore. Inutile cercare vita intelligente tra elettori ed esponenti di PD e frattaglie. Così, il titolo di Libero finisce per essere descritto per quello che non è: l’invito ad uccidere Renzi. E scatta la solita richiesta di censura. Perché non tollerano la libertà di espressione. E non hanno il senso dell’ironia.
Il titolo di Libero non è un’analisi politica. Non è una metafora. Non è una provocazione. Non è una sintesi. Non è una battuta. È solo triste e intollerabile spazzatura…”. Lo scrive su Twitter il presidente del Senato Pietro Grasso.
“Il titolo di apertura di @Libero_official di oggi è agghiacciante. Ed è solo l’ultimo di una lunga serie di incitamenti deliberati all’#odio. Questo non è giornalismo. Solidarietà a @matteorenzi”. Lo scrive su Twitter la Presidente della Camera Laura Boldrini.
Perché la satira, per certi personaggi è a senso unico. Ovvio, il titolo di Libero non è proprio il massimo, nemmeno come metafora: non puoi sparare ai cadaveri.