“È lui, lo stesso che hanno picchiato davanti alla chiesa”. Maikon Halilovic il complice di Mario Seferovic durante lo stupro delle due 14enni a Roma, sarebbe stato oggetto di un’azione punitiva i primi giorni di ottobre.
Allora il 20enne sarebbe stato pestato da un gruppo di almeno sei uomini. Sergio Vitali, presidente del comitato di quartiere La Rustica: “l’aggressione era nata dopo che qualcuno aveva urlato che quel ragazzo stava importunando una bambina di neanche dieci anni nell’ oratorio”.
“In realtà però – precisa Vitali – nessuno che io ricordi ha visto quel ragazzo accanto alla bambina ma di certo è stato poi picchiato”. Ora che il ragazzo è in carcere, accusato di di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona, i residenti non escludono che quell’aggressione, avvenuta davanti alla chiesa, possa essere stata una sorta di spedizione punitiva per vendicare le adolescenti. A sollevare il dubbio è lo stesso Vitali: “Per come è stata condotta l’aggressione sembrava organizzata”. “Qualcuno gli ha dato una lezione”.
“Nessuno l’ ha visto con i bambini, è stata una vera e propria missione punitiva”.