SBARCHI DI MASSA DEVIATI IN CALABRIA, PUGLIA E CAMPANIA PER NON TURBARE GLI ELETTORI SICILIANI: OGGI SI VOTA IN SICILIA
«Di fronte agli sbarchi il governo tace e dirotta le navi in Puglia e Calabria, lontano dalla elezioni siciliane» attacca Gregorio Fontana. «Contrariamente a quanto annunciato dal governo, gli sbarchi dei migranti sono ripresi in grande stile. Solo che vengono dirottati dalla Sicilia verso le coste pugliesi e calabresi, per evitare che l’ennesimo disastroso fallimento dell’esecutivo vada a interferire con le elezioni siciliane. Nelle ultime ore ne sono sbarcati 1.888 in 48 ore» aggiunge Fontana, «con 30 vittime registrate. Ma dal governo nessuna notizia. Se non fosse per pochi media indipendenti gli italiani non saprebbero nulla di quello che sta accadendo e l’ennesima tragedia legata ai flussi migratori si consumerebbe nel silenzio assoluto. Abbiamo più volte richiamato l’attenzione sui rischi, vista l’assoluta fragilità e precarietà degli accordi che il governo ha stipulato in Libia. Neanche noi però pensavamo che il bluff governativo venisse alla luce in maniera così repentina e così drammatica e mai ci saremmo aspettati una tale dimostrazione di cinismo da parte dell’esecutivo, che dirotta i flussi verso la Puglia e la Calabria per evitare di danneggiare il Pd nelle elezioni siciliane».
«In queste ore stanno sbarcando migliaia clandestini» dice Maurizio Gasparri. Che simbolicamente ieri si è recato in Calabria, a San Ferdinando, a visitare la tendopoli dove, in condizioni di grande difficoltà, si sono ritrovati centinaia e centinaia di immigrati. «Il traffico è ripreso con il fallimento delle politiche del Pd e del governo che fingevano una maggiore severità, mentre invece tornano ad alimentare i viaggi che arricchiscono i trafficanti in Libia e gli speculatori in Italia. È una situazione intollerabile. E mentre gli arrivi continuano, l’esecutivo insiste a propagandare lo ius soli che attira altra disperazione verso l’Italia». Duro anche l’europarlamentare azzurro Stefano Maullu. «Servirebbe uno sforzo immediato per arginare gli arrivi, ma evidentemente il governo ha altro di cui occuparsi: dopotutto ci troviamo a poche ore da un appuntamento elettorale che potrebbe affossare definitivamente le speranze del Pd di riconfermarsi alla guida del Paese per cui tutta l’attenzione dell’esecutivo dev’essere concentrata sulla Sicilia, nella vana speranza di salvare il Pd da una figuraccia colossale e ormai inevitabile».