Principe William contro sovrappopolazione: “Troppi Africani”

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Il principe William si scaglia contro la sovrappopolazione mondiale definendola una “catastrofe per il pianeta” perchè mette a rischio gli habitat naturali e le specie animali. L’appello è stato lanciato nel corso di una serata di gala in favore di una organizzazione ambientalista, il Tusk Trust, che ha il patrocinio del duca di Cambridge.

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“E’ previsto che la popolazione dell’Africa più che raddoppi entro il 2050, con uno sconcertante incremento di tre milioni e mezzo di persone al mese”, ha sottolineato William. Se il principe ha raccolto gli applausi degli invitati al gala su internet i commenti degli utenti sono stati molto negativi. C’è chi ha sottolineato che il duca non dovrebbe certo criticare la sovrappopolazione quando sta per avere il terzo figlio.

Non hanno capito: il problema è in Africa. E lo risolveremo solo legando aiuti a sterilizzazioni volontarie dopo il primo figlio.

Perché sono i soldi inviati in Africa alla radice di quello che sta avvenendo nel Mediterraneo e la minaccia di quello che potrebbe accadere nei prossimi anni: un annientamento demografico dei popoli europei inondati di africani. Per questo dobbiamo ringraziare i vari ‘medici senza frontiere’ e i vari ‘operatori umanitari’. Non è la mancanza di risorse, a farli partire, visto che partono i medio ricchi, ma le utilizzano proprio per ‘cercare di più’.

La motivazione di questo delirio demografico africano è infatti semplice: troppi aiuti umanitari. Si, suona ‘cattivo’. Ma il risultato di questa propaganda che stuzzica i peggiori istinti umanitaristi:

E’ questo:

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Ovviamente, le previsioni descritte dal grafico in alto non si verificheranno. Assisteremo invece a due esiti possibili: il tracollo demografico africano causato da epidemie o insostenibilità (perché quando saranno troppi non ci saranno abbastanza europei per mantenerli); oppure si riverseranno tutti qui. E sarà una devastazione di proporzioni inenarrabili, con echi solo nel crollo dell’Impero Romano. Ma peggiore: perché quelle erano popolazioni razzialmente simili, seppure culturalmente distanti. E’ stato catastrofico, ma rimediabile.

La soluzione è semplice: legare gli aiuti cosiddetti umanitari che stanno preparando la nostra distruzione demografica futura (ma anche presente), ad una severa politica di controllo demografico. Dopo due figli sterilizzazione volontaria in cambio di aiuti. Non c’è alternativa.

Senza una politica di sterilizzazione volontaria, la frenesia sessuale africana che si manifesta in un nomadismo riproduttivo, porterà alla catastrofe: milioni di morti africani per epidemie e carestie, non appena anche gli aiuti saranno insufficienti (come spiegato in precedenza) o il genocidio etnico in Europa.

Per fare questo, dobbiamo rovesciare completamente non solo la politica, ma lo stesso pensiero dominante propagandato dai media di distrazione di massa: in Africa non si muore di fame. C’è il più alto numero di obesi nel mondo:

http://www.theguardian.com/society/2014/sep/21/obesity-africas-new-crisis

Obesity in Kenya

E, soprattutto, dobbiamo rovesciare il concetto razzista che sia nostra responsabilità: è loro responsabilità. Si autogovernino, se sono in grado. Con gli onori e gli oneri che questo comprende.

Se invece facciamo come dicono i politici, e mandiamo in Africa altri soldi, ci ritroveremo solo più africani.