L’ideona di Tajani: marchetta di 40 miliardi di euro agli Africani

Vox
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Il candidato di Berlusconi per le prossime elezioni, attualmente presidente di quell’inutile cloaca chiamato Europarlamento, Tajani, ha partorito l’ennesima pessima idea. Per non dire peggio.

L’Unione europea ha intenzione di destinare nel prossimo bilancio 40 miliardi di euro per l’Africa. Lo ha annunciato il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani in conferenza stampa dopo il suo intervento al Parlamento tunisino del Bardo sottolineando come anche la Tunisia trarrà profitto da questo aumento di budget per i paesi africani.

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E’ necessario creare sviluppo per combattere le migrazioni clandestine verso l’Europa, il terrorismo e la disoccupazione, ha affermato Tajani. “Ci vogliono 40 miliardi di euro per generare un effetto leva di 400 miliardi di euro”, ha detto Tajani precisando che i 3,7 mld attuali in bilancio non bastano.

Secondo il presidente dell’Europarlamento gli investimenti produttivi in Africa sono la chiave per lottare contro l’emigrazione clandestina oltre al rafforzamento del controllo delle frontiere. “Non è con le parole che si convincono i migranti a rimanere a casa loro, bisogna dare loro la possibilità di avere una vita decente”, ha concluso Tajani.

Puttanate. Quelli che sbarcano hanno in Africa una vita più che decente. Basterebbe leggere qualche ricerca che spiega esattamente il contrario di quello che questo Tajani millanta: parte chi ha soldi. E se inviamo altri soldi, ne partiranno di più.

Non solo. Anche questo grafico spiega perché è una pessima idea. Sono i soldi inviati in Africa alla radice di quello che sta avvenendo nel Mediterraneo e la minaccia di quello che potrebbe accadere nei prossimi anni: un annientamento demografico dei popoli europei inondati di africani. Per questo dobbiamo ringraziare i vari ‘medici senza frontiere’ e i vari ‘operatori umanitari’. Non è la mancanza di risorse, a farli partire, visto che partono i medio ricchi, ma le utilizzano proprio per ‘cercare di più’.

La motivazione di questo delirio demografico africano è infatti semplice: troppi aiuti umanitari. Si, suona ‘cattivo’. Ma il risultato di questa propaganda che stuzzica i peggiori istinti umanitaristi:

E’ questo:

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Ovviamente, le previsioni descritte dal grafico in alto non si verificheranno. Assisteremo invece a due esiti possibili: il tracollo demografico africano causato da epidemie o insostenibilità (perché quando saranno troppi non ci saranno abbastanza europei per mantenerli); oppure si riverseranno tutti qui. E sarà una devastazione di proporzioni inenarrabili, con echi solo nel crollo dell’Impero Romano. Ma peggiore: perché quelle erano popolazioni razzialmente simili, seppure culturalmente distanti. E’ stato catastrofico, ma rimediabile.

La soluzione è semplice: legare gli aiuti cosiddetti umanitari che stanno preparando la nostra distruzione demografica futura (ma anche presente), ad una severa politica di controllo demografico. Dopo due figli sterilizzazione volontaria in cambio di aiuti. Non c’è alternativa.

Senza una politica di sterilizzazione volontaria, la frenesia sessuale africana che si manifesta in un nomadismo riproduttivo, porterà alla catastrofe: milioni di morti africani per epidemie e carestie, non appena anche gli aiuti saranno insufficienti (come spiegato in precedenza) o il genocidio etnico in Europa.

Per fare questo, dobbiamo rovesciare completamente non solo la politica, ma lo stesso pensiero dominante propagandato dai media di distrazione di massa: in Africa non si muore di fame. C’è il più alto numero di obesi nel mondo:

http://www.theguardian.com/society/2014/sep/21/obesity-africas-new-crisis

Obesity in Kenya

E, soprattutto, dobbiamo rovesciare il concetto razzista che sia nostra responsabilità: è loro responsabilità. Si autogovernino, se sono in grado. Con gli onori e gli oneri che questo comprende.

Se invece facciamo come dice Berlusconi, e mandiamo in Africa altri soldi, ci ritroveremo solo più africani.