C’è la prima condanna per uno scafista implicato nell’organizzazione degli sbarchi fantasma. Quelli che in poche settimane hanno scaricato in Italia migliaia di detenuti tunisini liberati nel recente indulto.
Chayah Saber, tunisino di ventisette anni, è stato arrestato lo scorso 22 settembre tra Porto Empedocle e Realmonte. Aveva appena scaricato quasi cinquanta connazionali, una volta disperso il carico, dopo un inseguimento in mare aperto, lo scafista è stato catturato ed arrestato.
Durante il processo è stato accertato che ogni detenuto tunisino paga 750 Euro per arrivare in Italia.
Dopo l’arresto, per Chayah Saber è scattato il processo dinnanzi il Tribunale di Agrigento: sette gli anni di reclusione per lo scafista, a fronte degli undici chiesti dal Pubblico Ministero
L’arresto ed il successivo processo contro Chayah Saber, ha permesso anche di accertare come gli scafisti riescano in alcuni casi ad entrare in territorio italiano con diverse generalità. Il tunisino condannato nei giorni scorsi era entrato in Italia altre cinque volte fornendo altrettante false generalità.