Profughi in piazza: «Questo cibo fa schifo, esigiamo i buoni pasto»

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«Questo cibo non ci piace, vogliamo i buoni pasto».

È arrivata anche a Volterra la protesta degli africani in fuga dalla guerra in Siria che chiedono cibo migliore.

Gli ospiti del centro di Saline di Volterra, che è gestito dalla Croce Rossa, hanno preso l’autobus e sono saliti a Volterra per incontrare le forze dell’ordine.

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Casualmente passava dalla piazza anche il sindaco, Marco Buselli, che si è fermato ad ascoltare le loro richieste.

La Croce Rossa ha spiegato di avere organizzato un buon servizio con tanto di catering, cibo selezionato in base alle esigenze dei migranti e anche alle abitudini del Paese di origine.

La richiesta dei fancazzisti è quella di avere i buoni pasto, così da poterli utilizzare come meglio credono.

«Il cibo è buono – dice Marco Villanelli della Croce Rossa – e il servizio di catering è stato concordato con loro. Non credo che la richiesta dei buoni pasto possa essere accolta in alcun modo».

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Proteste simili ci sono state nei centri di Cascina, Ponsacco e Pisa, oltre che di San Giuliano, gestito sempre dalla Croce Rossa. In tutte le strutture, anche in quelle gestite da privati, in genere viene proposto un menu che permette agli stranieri richiedenti asilo una maggiore varietà di cibi che sono di qualità e vengono serviti in quantità adeguata, nel rispetto della loro religione. L’islam. Quindi carne di animali sgozzati e fatti morire per lento e dolorosissimo dissanguamento.