Non vuole togliersi il burqa, Islamica cacciata dall’ospedale

Vox
Condividi!

La vigilanza dell’ospedale San Matteo di Pavia l’ha invitata a togliersi il velo e a scoprirsi il volto ma lei, una donna egiziana di 23 anni incinta al settimo mese, si è rifiutata: «Mi farò visitare da un’altra parte», ha detto prima di scendere le scale verso l’uscita del Dea. Magari in Egitto, per noi sarebbe l’ideale.

La guardia dell’ospedale, il cui intervento è stato chiesto da altre persone che erano in fila per prenotare le visite, non ha fatto altro che applicare la legge vigente in Italia.

La vicenda è avvenuta davanti a decine di persone, giovedì mattina poco prima di mezzogiorno, al piano zero del Dea. La donna egiziana, incinta al settimo mese, è arrivata in ospedale in compagnia del marito anche lui egiziano. Lei è seguita nel reparto di ginecologia del San Matteo e doveva prenotare una visita. E’ salita di fronte agli sportelli del Cup dove avvengono le prenotazioni. La giovane donna aveva il volto coperto dal velo: si intravedevano solamente gli occhi.

Vox

Lombardia: Regione distribuisce a ospedali cartelli anti-burqa

Negli ospedali non si può entrare con il volto coperto sia da veli che da caschi da motociclista. Qualcuno degli altri utenti in fila, da cittadino, è andato dalle impiegate agli sportelli a segnalare la vicenda.

Ed è partita una telefonata agli uomini della vigilanza interna del San Matteo affinchè qualcuno salisse per ordinare a quella donna di togliere il Niqab.
Una guardia è arrivata al Dea e, con la massima gentilezza, ha spiegato alla giovane donna che non poteva restare con il volto coperto in ospedale. Lei si è rifiutata di togliersi il velo e, di fronte alla insistenza della guardia, si è messa a piangere.

VERIFICA LA NOTIZIA

Il che descrive perfettamente come le nostre civiltà siano incompatibili. O li fermiamo ora, o non li fermeremo più.