Imponente marcia unionista sfila a Barcellona

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“Non è stata presentata ancora nessuna domanda, ma le cose evolvono rapidamente. Vedremo”. Lo ha detto il segretario di Stato belga all’Asilo e alla Migrazione, Theo Francken, ripreso dai media belgi.
“Quando vediamo la situazione, la repressione da Madrid e le condanne che si rischiano, ci si può domandare se ci sarà un processo equo”, ha spiegato Francken, sottolineando tuttavia che se dovesse verificarsi un simile scenario “ci metterebbe in una posizione diplomatica delicata con la Spagna”.

Se c’è un paese artificiale non è la Spagna, è il Belgio. Uno Stato posticcio formato da Vallonia e Fiandre. Bizzarro che un indipendentista che vuole la secessione di una regione come la Catalogna dal resto della Spagna chieda asilo ad un non paese come il Belgio.

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Intanto un lungo corteo sta sfilando a Barcellona per chiedere l’unità della Spagna dopo il voto sull’indipendenza e la destituzione del presidente della Catalogna, Carles Puigdemont.

Le immagini tv mostrano i manifestanti sfilare per la strada in maniera pacifica con le bandiere spagnole e catalane. “Essere catalani è un orgoglio. Essere spagnoli è un onore”, si legge in uno dei cartelli dei manifestanti. La marcia di oggi fa seguito al corteo degli unionisti ieri a Madrid.

Non si può dichiarare l’indipendenza di un pezzo di paese quando la popolazione che vi abita è per oltre la metà (secondo tutti i sondaggi) contraria.




Un pensiero su “Imponente marcia unionista sfila a Barcellona”

  1. Io dico una cosa : visto che gli indipendentisti in Catalogna non sono quattro gatti, perché non fare una verifica ufficiale da parte di Madrid, un referendum con tutti i crismi della legalità, a costo di cambiare la costituzione ?
    Almeno ci si toglie il dubbio : se i secessionisti sono in minoranza gli si toglie legittimità, altrimenti si lascia la Catalogna libera andare per la sua strada ( che sia buona o cattiva a noi non deve importare più di tanto, alla fin fine ).

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