A Torino è vietato respirare, grazie agli Zingari che Appendino non sgombera

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A Taranto hanno l’Ilva. Nelle altre città hanno gli Zingari.

A Torino, stufi di essere avvelenati ad ogni ora del giorno e della notte, sono scesi nuovamente in strada ieri sera i cittadini. Per dire “basta” ai fumi tossici provenienti dai falò illegali che ogni sera assediano via Germagnano, strada dell’Aeroporto e le zone a ridosso del campo nomadi.

La manifestazione, organizzata dal Gruppo spontaneo E/4 della Sesta circoscrizione, e tenutasi all’incrocio tra corso Vercelli e via Germagnano, ha visto la partecipazione di circa 120 cittadini che si sono presentati carichi di striscioni e fischietti per protestare contro gli incendi che hanno finito per rovinare le loro vite.

I cittadini hanno bloccato il traffico, seppur temporaneamente, per sensibilizzare la cittadinanza. «È un problema di tutti, non solo di chi vive qui» ha raccontato una signora. «Continuiamo ad essere avvelenati ad ogni ora del giorno e della notte – hanno spiegato alcu- ni partecipanti al corteo -.

Vogliamo dire basta ai falò di immondizia e altri materiali che da anni ci costringono a tenere serrate porte e finestre, anche con la bella stagione».

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L’area che tutti temono è quella adiacente al campo nomadi regolare di via Germagnano, che verrà interessata da un importante inter- vento di bonifica ambientale su cui il Comune di Torino sta lavorando da tempo.

E i cui costi dovrebbero aggirarsi sui 400mila euro. Un buon inizio secondo i residenti, ormai studi promesse. Da queste parti si cercano i fatti e si spera in un intervento che porti alla totale cancellazione dei roghi.

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Possibilmente condiviso con una proroga dei controlli serali voluti dalla prefettura in via Germagnano.

Di recente le segnalazioni legate agli atti vandalici sono diminuite eppure Enpa si è già trovata costretta a scrivere al sindaco lamentando lanci di immondizia e di pietre e insulti verso i volontari.

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Ma il Sindaco ha altri impegni. Tipo trovare casa ai clandestini, spacciatori e abusivi africani delle palazzine olimpiche. Avevamo dato il beneficio del dubbio a chi è appena subentrato al pessimo Fassino, ora il tempo è scaduto.