L’ultima del PD: assumere Zingari come Poliziotti

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Lotta al cosiddetto ‘antiziganismo’, è l’ultima puttana UE. Ormai una burocrazia in putrescenza. Il documento è stato approvato dagli eurodeputati con 470 voti favorevoli: compresi quelli del PD, Kyenge in testa.

Infatti per la Ue «i rom in Europa vengono ancora privati dei loro diritti» e «alcuni partiti politici stanno guadagnando consensi grazie al forte sentimento anti rom». Dice che si chiami democrazia.

Per contrastare questo ‘antiziganismo’, gli europarlamentari – hanno votato a favore quelli del PD – suggeriscono agli Stati membri alcune politiche da adottare (ovviamente finanziate coi nostri soldi): tra queste le più sbalorditive sono quelle che vorrebbero «incoraggiare l’ assunzione attiva di rom tra i membri delle forze di polizia», o una sorta di SUPER-DIGOS «unità per contrastare i reati dell’ odio, con conoscenza dell’ antiziganismo nelle forze di polizia», o ancora «assumere professionisti specializzati nella soluzione delle controversie affinché lavorino a fianco della polizia». I Famosi ‘mediatori culturali’, come se ci fosse qualcosa da mediare tra noi e loro.

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Nelle pagine della risoluzione si parla anche dei campi rom e in particolare di quelli italiani, descritti come veri e propri lager: «Migliaia di famiglie rom vivono in campi segregati, tagliati fuori dai servizi di base in Italia, dove le condizioni di vita sono spaventosamente al di sotto degli standard e inadatte all’ abitazione umana».

E ancora: «In Italia, tra il 2013 e il 2015, circa 2.200 persone sono state sgombrate dai campi informali senza che fosse fornito loro alcun alloggio alternativo adeguato. Molti – scrivono ancora gli esperti di Bruxelles – sono stati temporaneamente sistemati in alloggi di emergenza segregati, squallidi e affollati, senza servizi di base». Per tutti questi motivi la risoluzione votata mercoledì invita «la Commissione a riconoscere la sua competenza nel contesto degli sgomberi forzati di stampo razziale». In pratica, se questo suggerimento dovesse mai essere accolto, un sindaco per sgomberare un campo rom dovrebbe chiedere il permesso alla Ue. Dalla tutela dei rom, naturalmente, non poteva restare fuori il mondo della scuola.

Così per «combattere l’ inconscio consenso sociale che porta a escludere i rom () è fondamentale educare le società tradizionali riguardo alle diversità dei rom». Mica il contrario Ma la risoluzione non lascia proprio niente al caso, spaziando dalle quote rosa-rom («si invitano gli Stati membri a incoraggiare e sostenere la partecipazione effettiva delle donne rom alla vita pubblica politica») al mondo dell’ informazione dove non solo si chiede di «prevedere una formazione obbligatoria (dei giornalisti, ndr) per sensibilizzarli riguardo alle sfide e alla discriminazione che affrontano i rom», ma addirittura si propone di «promuovere l’ assunzione di rom nei mezzi d’ informazione pubblici» e di garantire «la rappresentanza delle organizzazioni dei rom nei cda dei mezzi d’ informazione pubblica».

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E’ tempo di interrompere questo folle esperimento chiamato UE.