Ad oggi sarebbero 6mila quelli che sono riusciti a passare tra settembre ottobre, 3mila secondo le stime ufficiali. Gli scafisti continuano a lavorare, sottolineando che il clima è ancor favorevole dato che il governo tunisino non ha abbastanza mezzi per controllare tutto il suo tratto di mare:
Tunisia, altro indulto: in vista ondata ex-detenuti verso Italia
“Su Facebook c’è una pagina che si chiama «Haraka Jamaia» con 2100 iscritti, il cui titolo significa: «Immigrazione illegale collettiva». L’obiettivo è cercare di organizzare partenze simultanee da diversi punti della costa tunisina, in modo da rendere impossibile il lavoro delle motovedette della guardia costiera. Sempre su Facebook c’è il video girato da un migrante in cui, in mezzo al mare, riceve il via libera da una motovedetta.

E per forza: glielo ordina la scronda.