Coop batte cassa: fattura di 255mila euro per accoglienza minori

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La cooperativa sociale “Karol” – che si occupa del lucroso business dei cosiddetti e presunti minori stranieri non accompagnati – batte cassa e cita il Comune di Licata in giudizio, davanti al tribunale di Agrigento, affinché venga riconosciuto debitore di 255.351 euro, oltre interessi, per rette di ricovero dei minori.

I cittadini di Licata, non certo la zona più ricca d’Italia tra l’altro, dovrebbero mantenere i figli dei clandestini. Per lo più trentenni spacciati dalle coop per minori. Che costano il doppio degli adulti.

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Questo perché lo Stato affida ai comuni dove arrivano l’accoglienza dei ‘minori’.

Il Comune di Licata però non ci sta e dopo aver acquisito il parere del dipartimento Servizi sociali ha deciso di costituirsi in giudizio, affidando l’incarico di difesa e rappresentanza dell’ente al funzionario dell’Avvocatura comunale Grazia Zarbo. A firmare la costituzione in giudizio dell’ente è stato il commissario straordinario Maria Grazia Brandara.

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