Bergoglio: “Pagare le tasse è un atto dovuto”, lui ha la percentuale

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«Pagare le tasse è un atto dovuto per sentirsi cittadini», afferma Bergoglio all’Angelus e «il cristiano è chiamato a impegnarsi concretamente nelle realtà umane e sociali senza contrapporre “Dio” e “Cesare”, ma illuminando le realtà terrene con la luce che viene da Dio». Dunque, «è giusto sentirsi cittadini di uno Stato, ma siamo immagine di Dio», mentre «contrapporre Dio e Cesare è un atteggiamento fondamentalista».

Il conflitto di interessi di Bergoglio è evidente: prendendo l’8 per mille del racket delle tasse, più cresce il gettito più lui e i suoi incassano. E poi destinano al business dell’invasione.

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L’idea che ‘pagare le tasse sia un atto dovuto’ è il rovesciamento della legge naturale. Non è lo Stato che concede graziosamente diritti ai cittadini, in democrazia sono i cittadini ad essere fonte dei diritti. Sono loro il ‘sovrano’. Ma la sovrastruttura statale è cresciuta talmente tanto, si è talmente tanto incistata nel tessuto sociale, da erigersi a potere ‘irresponsabile’ in quanto tale.

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Dovrebbero essere i cittadini a decidere se e quanto destinare ad una struttura comune chiamata ‘Stato’, e non lo Stato attraverso una elefantiaca burocrazia ad imporre ai cittadini quanto devono pagare.

Ci siamo liberati dei re per finire schiavi di una burocrazia parassitaria chiamata Stato.