Se fosse vera la voce che circola nella Chiesa italiana, non sarebbe altro che la conferma della deriva anti-cristiana del Vaticano.
Monsignor Vincenzo Paglia, potrebbe diventare cardinale e addirittura Vicario del Pontefice.
Secondo Alessandro Meluzzi de il Tempo, le posizioni progressiste esternate a più riprese da Paglia, sarebbero il frutto di calcoli politici più che di veri convincimenti personali. L’attuale presidente della “Pontificia accademia per la vita”, istituto voluto da Giovanni Paolo II che si occupa di bioetica, ha un passato poco limpido. Quando era vescovo di Terni, venne coinvolto in alcune vicende giudiziarie relative alla compravendita di immobili della Chiesa e ad altri traffici commerciali poco chiari, inchieste dalle quali uscì miracolosamente indenne grazie al suo incarico alla Comunità di Sant’Egidio, luogo di carità e di diplomazia politica.
Compravendita castello: indagato Vescovo amico dei ‘migranti’
Chiamato da Bergoglio a ricoprire la carica di presidente dell’Accademia pontificia per la vita, le sue idee non sono esattamente ‘cristiane’.
Alla morte di Marco Pannella, Paglia non si limitò alla pietas cristiana, ma si profuse in lodi per il capo degli abortisti italiani, auspicando che lo spirito del leader dei Radicali avrebbe continuato ad aleggiare su di noi per guidarci.
Indimenticabili le dichiarazioni di Paglia sugli immigrati, “la cui presenza riempirà e feconderà la sterile Europa“. Del resto riprese in modo ossessivo dal suo boss:
Quindi la sua nomina non sarebbe che una conferma della deriva eretica di Bergoglio.