L’antenato dell’Uomo è nato in Europa 9,7 milioni di anni fa

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A dare il colpo di grazia all’origine africana dell’umanità europea è l’ultima scoperta di un team di archeologi tedeschi: fossili di denti sono stati rivenuti nella città di Eppelsheim, vicino al fiume Reno, vecchi di 9,7 milioni di anni. Oltre sei milioni di anni prima che denti simili, quelli dell’australopiteco Lucy (datati 3,2 milioni di anni fa), apparissero in Etiopia.

Molti, tra i quali noi, hanno sempre pensato che la presenza di quei denti in Etiopia non fosse in ‘uscita’ dall’Africa, ma in entrata.

Gli scienziati erano terrorizzata dal significato della scoperta, tanto da procrastinare la pubblicazione dello studio, pronto già un anno fa. Ora, però, per il direttore dello scavo, Herbert Lutz, si è dovuto arrendere all’evidenza: “Si tratta chiaramente di denti di un primate. Le loro caratteristiche assomigliano a quelle dei ritrovamenti africani, che però sono 4 o 5 milioni di anni più giovani dei denti di Eppelsheim. È un mostruoso colpo di fortuna, ma anche un grande mistero”.

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Popolazioni africane: non del tutto “umane”

Un mistero solo per chi si ostina a non volere seguire la più semplice delle verità: la vita umana non ha, probabilmente, avuto origine dallo stesso ceppo. Almeno non completamente.

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