Nave Ong scarica 111 clandestini a Messina

Vox
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Arrivata a Messina la nave Aquarius di Sos Mesiterranee-MSF con a bordo 111 clandestini raccatta in Libia nelle scorse ore.

Tutti maschi tranne 12 donne: ‘nigeriane’. I clandestini sono in prevalenza subsahariani e marocchini. Hanno raccontato di essere stati trattenuti in Libia per sei mesi prima di affrontare il viaggio in mare. Che ci siete andati a fare in Libia?

L’operazione avviene a pochi giorni dal prelevamento, effettuato la scorsa settimana di 606 clandestini.

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“Dall’inizio della nostra missione, nel febbraio 2016, a oggi la situazione nel Mediterraneo non è cambiata – spiega Sos Mediterranee -. Uomini, donne (?) e bambini (?) continuano a fuggire dal caos, dall’insicurezza e dalla violenza della Libia”.

Ma pensa. Marocchini e Nigeriani che fuggono dal caos della Libia. Dove sono andati loro per venire qui! Questi trafficanti umanitari neanche si rendono conto delle assurdità che escono dalle loro bocche ormai abituate ad essere estremamente spalancate.

Tra i clandestini a bordo dell’Aquarius, la storia totalmente assurda di due fratelli siriani che hanno raccontato ai soccorritori di aver lasciato Damasco nel 2013: “Non volevamo prendere parte alla guerra e alle violenze. Per andare dal Sudan in Libia ci hanno caricato su un pick up – riporta la Ong -. Ci è voluto circa un mese di tempo. Un mese intero praticamente senza acqua nè cibo”.
“Il posto era pieno di persone, nordafricani e subsahariani. Le condizioni sono orribili ma per i subsahariani sono impossibili. Vengono continuamente torturati se non cedono alle estorsioni di denaro“.

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Quattro anni per arrivare da Damasco alla Libia? Questi sono siriani come i marocchini. E, comunque, nel frattempo la guerra in Siria è finita. Ma loro erano in viaggio…