Udine bivacco di profughi pakistani in fuga dalla guerra in Siria – VIDEO

Vox
Condividi!

Quasi 5 mila richiendenti asilo in una regione da 1,2 milioni di persone. Un numero molto maggiore di quanto stabilito dall’accordo Anci-Viminale per la distribuzione dei migranti. Il Friuli Venezia Giulia sta vivendo da anni una situazione al limite. Dal 2014 fino a oggi, oltre 10mila migranti, che hanno seguito la rotta balcanica, sono entrati in Italia dai confini con Austria e Slovenia.

VERIFICA LA NOTIZIA

Capofila in termini di accoglienza è la provincia di Udine dove, tra ex caserme, centri di temporanei e bivacchi costruiti in giro per le città, si trovano 1.500 migranti. Montagne di rifiuti, bivacchi e accampamenti nelle aree verdi, problemi di ordine pubblico. Diverse zone della città friulana vivono in una situazione di degrado. I cittadini hanno paura e lamentano non solo sporcizia e disagi, ma anche episodi di prostituzione e spaccio di droga a ogni ora del giorno. “In tutta la città sono sorti numerosi bivacchi”, ha dichiarato Anna Chiarandini, fondatrice del Comitato spontaneo dei cittadini.”È una situazione davvero insostenibile. Chiediamo che vengano rispettate delle regole: controlli sanitari, divieto di bivacchi, impegnare le persone in lavori socialmente utili”

Vox

I clandestini non si impegnano in “lavori socialmente utili”, si rimandano in Pakistan. Dove non ci sono guerre. E dove c’è un programma nucleare e missilistico ipermiliardario.

Per quale motivo un paese come l’Italia dove vivono milioni di giovani italiani disoccupati, deve far lavorare e mantenere migliaia di Pakistani in fuga dalla guerra in Siria insieme a Bengalesi e Africani di varia estrazione?