Italiani cacciati con spranghe da scuola occupata: “Qui non potete entrare”

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Gli italiani non possono entrare nella scuola Socrate di Bari. La struttura è occupata da ormai 7 anni da un gruppo di immigrati.

Questa mattina al senatore Gaetano Quaglieriello, leader di Idea, è stato impedito un sopralluogo dagli occupanti presenti all’interno.

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«Questa mattina ho raggiunto i locali dell’ex liceo ‘Socrate’ di Bari – ha dichiarato il senatore – per rendermi conto delle condizioni igienico-sanitarie dopo i ripetuti allarmi sulla sicurezza e sulla situazione dell’edificio scolastico dismesso dichiarato inagibile, occupato da extracomunitari e oggetto di una convenzione stipulata dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia evidentemente non rispettata».

«All’arrivo al cancello della struttura, nonostante le spiegazioni e rassicurazioni riguardo l’assenza di telecamere – riferisce Quagliariello – gli occupanti hanno opposto resistenza al nostro ingresso sbarrando tutte le vie di accesso con spranghe di ferro, impedendoci di fatto di varcare la soglia».

«Il sopralluogo – come si legge nel testo – era finalizzato a controllare lo stato igienico e sanitario nel quale vivono gli immigrati e se gli enti locali competenti, in particolare Comune e Regione, avessero rispettato gli impegni assunti ovvero se, a seguito della mia precedente segnalazione, fosse stata assunta qualche misura risolutiva».

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Il senatore si rivolge anche al ministro dell’Interno chiedendogli: «se non intraveda in quanto esposto una situazione preoccupante nella quale le strutture e gli apparati pubblici non possono assolvere ai loro compiti e gli immigrati utilizzano beni pubblici quali zone franche, creando veri propri ghetti, e rendendosi così protagonisti di atti che violano la legge; se non ritenga che, impedendo l’accesso ad un edificio pubblico, i soggetti ivi residenti illegalmente si siano resi protagonisti di ulteriori reati oltre alla palese occupazione e invasione abusiva di un immobile pubblico; se non ritenga di dover urgentemente intervenire per riportare la legalità in queste zone della città di Bari».