Ragazzina scompare nel bosco pattugliato da maghrebini armati di machete: “Se la sono presa”

Vox
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E’ scomparsa di una ragazza di 20 anni. Si chiama Dafne originaria di Gallarate e residente a Marnate, 30 chilometri a nord di Milano.

I Carabinieri la cercando da sabato notte, quando secondo un testimone la ragazza si sarebbe avventurata da sola all’interno del famigerato bosco degli spacciatori maghrebini a Marnate. Due di loro l’avrebbero rapita.

Il testimone è un 35enne di Busto Arsizio, ascoltato in caserma per tutta la giornata di ieri, era giunto in quel luogo a bordo di una Mercedes. L’auto è stata bruciata in tarda serata.

Il 35enne è corso fuori dalla boscaglia e ha fermato un passante chiedendogli di chiamare le forze dell’ordine. I vigili del fuoco, giunti in zona, hanno spento l’incendio ma ai carabinieri il 35enne ha anche detto che due spacciatori lo avevano aggredito e poi erano fuggiti portando con loro una ragazza che si trovava anch’essa in zona.

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All’interno dell’autovettura sembra che non sono siano stati rinvenuti resti umani, dunque tutte le ipotesi rimangono aperte.

La frequentazione dei boschi tra le frazioni di Nizzolina e Rescalda è di solito legata proprio al mondo della droga. I clienti, dopo essersi accordati telefonicamente con i pusher arrivano, parcheggiano, acquistano e vanno via: uno per volta, in coda, ordinatamente. Nel frattempo i pusher maghrebini difendono con sentinelle armate di machete il territorio e impediscono a chiunque di avvicinarsi.

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Secondo alcuni residenti, già dalle 16 di sabato gli spacciatori erano all’opera: qualcuno addirittura si era portato la sedia e attendeva comodamente, nel bosco, l’arrivo dei clienti.

In uno Stato normale, si inviano i militari, si circonda il bosco e si arrestano gli spacciatori. Poi li si rimanda in aereo in Africa. In uno Stato perfetto, invece, si invia la Folgore con l’ordine di non fare prigionieri, poi si bruciano i cadaveri di quei pezzi di merda.

Tornando alla ragazzina scomparsa, i carabinieri non si sbilanciano anche perché il racconto fatto dall’uomo proprietario della Mercedes andata a fuoco è tutto da verificare. Chi ha preso Dafne?