Malta, morta in attentato giornalista che indagava sui traffici off-shore del premier

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La giornalista e blogger Daphne Caruana Galizia è rimasta uccisa questo pomeriggio nell’esplosione della sua auto a Bidnija, nella parte centro-settentrionale di Malta. Lo riferisce il Times of Malta, citando fonti a conoscenza dell’accaduto. La giornalista aveva indagato sul coinvolgimento di personalità maltesi nei cosiddetti Panama Papers (in particolare sui Malta Files). Galizia era stata in prima fila quando dalle carte delle Panama Papers spuntò il nome della moglie del premier laburista maltese, Jospeh Muscat, che ha sempre respinto ogni accusa. La donna avrebbe avuto delle proprietà nei paradisi off-shore.

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La polizia, riporta il sito del quotidiano, è stata avvertita dell’incidente poco dopo le 15. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato la potente esplosione, che ha disseminato i rottami dell’auto della giornalista, una Peugeot 108, nell’area circostante. Stando all’emittente Tvm, i figli hanno sentito il rumore dell’esplosione e hanno lanciato l’allarme alla polizia. In dichiarazioni rilasciate a Net News, rilanciate dal Malta Independent, l’esperto di medicina legale Anthony Abela Medici riferisce che pare che la bomba non si trovasse all’interno del veicolo e precisa che dalle indagini non è ancora emerso se sia stato usato un telecomando di azionamento a distanza.

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Sempre l’emittente Tvm riferisce che la giornalista 15 giorni fa aveva denunciato alla polizia di essere stata minacciata. Il premier Joseph Muscat ha condannato l’episodio parlando di attacco «barbaro»: «Tutti sanno quanto Galizia fosse critica nei miei confronti, ma nessun può giustificare questo atto barbaro». Galizia era stata denominata «una donna Wikileaks» da Politico, che l’aveva inserita tra le 28 personalità che «stanno agitando l’Europa».