Il cartello sulla vetrina di un negozio di Dergano, Milano, dopo le continue moleste dei migranti che entrano per guardare le donne mentre si provano i vestiti con la scusa di ‘chiedere informazionei’ per il vicino centro della famigerata Cgil.
“Non so gli orari del Caf, niente informazioni, no ufficio informazioni”. Quindi l’aggiunta dello scandalo: “Solo italiani”.
Subito è intervenuto il giornale paladino degli altri, l’Huffington Post, che ha intervistato la donna: “Entrano qui con la scusa di chiedere informazioni per il Caf ma in realtà vogliono solo vedere le donne mentre si provano i vestiti”. Nel mirino, ovviamente, gli stranieri. La titolare rigetta le accuse di discriminazione: “Io sono razzista solo con i maleducati”. Mica è colpa sua se importiamo immigrati maleducati.
Alle minacce su Facebook dei fans del giornale americano risponde:
“1) ho avuto tre rapine da diversamente italiani 2)se non so gli orari del caaf attiguo non posso inventarli perché cambiano sempre 3) non posso far scappare le clienti perché in 5 o 6 risorse mi entrano di prepotenza insistendo sul caaf ma in realtà sbavando per le clienti del negozio”.