Estremista islamico comunicava con terroristi via Facebook: dal carcere

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Un egiziano di 36 anni è stato espulso oggi “per motivi di sicurezza dello Stato”. E questo termine meramente burocratico ha più significato di quanto crediate: non gli interessa dei cittadini, ma che la struttura statale (loro) non sia a rischio. E hanno il terrore di un atto terroristico islamico, non per le eventuali vittime, ma per la rivolta che ne seguirebbe.

Si tratta dell’80esima espulsione dall’inizio dell’anno. Possibile solo perché non c’è, a differenza della Francia (Marsiglia docet) lo ius soli.

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Il soggetto coinvolto è considerato vicino a un terrorista islamico marocchino ricercato. Lo scorso aprile è stato condannato a otto anni di reclusione dall’autorità giudiziaria di Milano perché indagato di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente.

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L’egiziano, durante la sua detenzione, si è messo in contatto con il terrorista tramite il social network Facebook. Perché in carcere hanno Facebook. Attraverso di lui, il 36enne era inoltre in contatto con diverse persone legate al terrorismo di stampo jihadista. Alcune di queste persone, infatti, sarebbe confluite tra le fila dello Stato Islamico.

Ora il 36enne è stato rimpatriato con un volo decollato da Milano Malpensa per Il Cairo.

In totale, dal 2015 sono 212 gli estremisti islamici espulsi dal territorio italiano legate ad ambienti dell’estremismo religioso islamico. nel frattempo ne è sbarcato mezzo milione. Esclusi quelli ‘fantasma’.