Centri sociali mettono a ferro e fuoco Venaria – VIDEO

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Roghi in strada, lancio di bombe carta, cariche continue per sfondare il cordone delle forze dell’ordine in tenuta anti sommossa.

Arrivati a Venaria, alle porte di Torino dove è in corso il G7 del Lavoro presieduto dal ministro Giuliano Poletti, gli antagonisti provano a irrompere nei locali della Reggia, ma vengono respinti con gli idranti dalla polizia. Gli scontri si ripetono per più volte, con i no global che sparano i fuochi d’artificio ad altezza uomo nel tentativo di colpire gli agenti in pieno corpo (guarda la gallery). Tutto intorno sono colonne di fumo e clima di guerriglia urbana.

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Secondo giorno di scontri a Torino. L’obiettivo è sempre lo stesso: colpire le forze dell’ordine. Già ieri sera, poco prima delle 23, gli antagonsti hanno attaccato le forze dell’ordine in via Po, con un fitto lancio di bombe carte, fumogeni e fuochi d’artificio (guarda la gallery). Gli agenti in assetto antisommossa hanno risposto cercando di far indietreggiare i manifestanti, che sono stati respinti nella vicina piazza Castello, affollata per la Notte dei Ricercatori. Trai molti torinesi che stavano passando la serata tra gli stand della kermesse scientifica si è diffuso il panico. Gli antagonisti hanno approfittato della situazione per incendiare alcuni cassonetti in piazza e nel vicino Viale Primo Maggio. Durante i tafferugli due gli agenti di polizia sono rimasti feriti in modo lieve.

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Le stesse scene di violenza si sono ripetute oggi al termine dei lavori del G7. I manifestanti hanno inscenato una ghigliottina con i fantocci del segretario del Pd Matteo Renzi e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti (guarda la gallery). Una “rappresentazione” macabra e sanguinaria a pochi passi dalla Reggia dove gli accessi hanno blindato tutti gli accessi per impedire ai facinorosi di prendere d’assalto la residenza sabauda. È stato in quel momento che è scoppiata la guerriglia urbana. Dal corteo, che contava circa 5mila partecipanti, si sono staccati i più violenti che hanno attaccato le forze dell’ordine per cercare di sfondare il cordone. Al termine degli scontri tre persone sono state bloccate e identificate dalla Digos, mentre tutti gli altri sono riusciti a farla franca.

Ogni volta che i criminali politici del G7 si incontrano, chiamano a raccolta i criminali dei centri sociali che mettendo a ferro e fuoco le città ne legittimano la presenza. Del resto guardando le devastazioni dei finti No Global, chiunque sia poco informato – buona parte della popolazione – smette di essere un nemico della Globalizzazione.

I dementi dei centri sociali servono a questo. I falsi antagonisti vestiti di nero con la paghetta di papà Soros servono a questo: a legittimare il regime globalista.

Abbattere loro e il regime. Grinfie della stessa mano.