Barbari a Roma: 3 stupri in 7 giorni, turiste carne da macello

Vox
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A Roma tre turiste stuprate in una settimana da immigrati. In principio fu il profugo ivoriano, vittima un’americana:

Africano trascina turista in un parco per stuprarla

Pochi giorno dopo, la volta di un altro profugo, stavolta bengalese, vittima una turista finlandese:

Roma fuori controllo, turista stuprata da straniero davanti al Comune

Addirittura il tentativo di stupro nei pressi del Comune. Sintomo di un totale senso di impunità da parte di queste belve inferocite. Ed eccitate.

L’ultimo caso, del quale il carnefice sembra essere un immigrato dell’Est, è forse il più brutale. Così lo racconta l’uomo che ha soccorso per primo la vittima, stavolta tedesca:

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“Era circa l’una di notte e mi trovavo nei pressi di Villa Borghese in auto. Avevo finito il turno e volevo andare a casa. Poco prima di piazzale Flaminio mi è apparsa una donna completamente nuda, con i polsi legati davanti, un coltello da cucina in mano e un bavaglio. Era letteralmente terrorizzata e tremava”.

A raccontarlo è il tassista che per primo la scorsa notte ha soccorso la donna di nazionalità tedesca stuprata a Villa Borghese. “Lì per lì mi è venuto il panico – racconta – mi sono chiuso in macchina e ho tirato su i finestrini ma lei con lo sguardo, visto che non poteva parlare, mi chiedeva aiuto. Ho accostato l’auto, sono uscito e per prima cosa le ho tolto il coltello dalle mani. Ho visto immediatamente che il nodo con cui i suoi polsi erano legati non poteva esserselo fatto da sola. Ho preso io il coltello e ho sciolto il nodo. Quella donna stava morendo di freddo, tremava, allora mi sono tolto la felpa e glielo data. Poi, l’ho fatta sedere accomodare sul sedile posteriore del mio taxi e ho acceso l’aria condizionata per il caldo e dopo un po’ si è calmata e allora ho chiamato il 112 per farla soccorrere al più presto”.

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Il tassista, che vuole rimanere anonimo, spiega di aver chiesto in inglese alla donna cosa fosse successo: “Ho capito che non era italiana – aggiunge – e ho provato a capire cosa fosse successo. Lei mi ha raccontato di essere stata malmenata, colpita anche in faccia da un uomo di carnagione chiara che indossava un vestito scuro. Questa donna era sotto shock, ci ha messo un po’ di tempo a tranquillizzarsi. Alla fine sono arrivati i soccorsi che hanno ascoltato la sua storia per poi portarla in ospedale”

Fortunatamente, nella disgrazia, la povera tedesca non ha beccato un autista di Uber. Meglio non pensarci.

Ma quando in una città come Roma tre turiste vengono stuprate nel giro di una settimana, da tre immigrati, si è oltre il punto di non ritorno. Il PD ha devastato Roma e tutta Italia con la sua perversa politica migratoria.

E voi folli che millantate i vantaggi economici dell’immigrazione, credete che il turismo non risentirà di donne legate ad un palo e stuprate?

E sia chiaro: anche se l’ultimo stupratore si chiamasse Alfio e venisse da Trastevere, il fatto che addirittura 2 stupri su 3 sono stati commessi da profughi, che sono 1/1000 (per ora) dei residenti, significa che il PD ha liberato le belve in città. Significa che anche se non materialmente, i mandanti degli stupri sono i ministri e i parlamentari del partito che governa senza avere mai vinto una elezione.

E il moccolo, in mano, lo teneva Francesco. Lo sciroccato vestito di bianco. E chissà, magari il prossimo stupro, il prossimo migrante, lo farà proprio in piazza San Pietro: in onore del protettore dei migranti.

Voi capite l’urgenza dello Ius Soli. In un colpo, tutti gli stupratori diventerebbero italiani.