ONG CARICA CLANDESTINI IN PORTO LIBICO E LI PORTA IN ITALIA

Vox
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Non solo riprendono gli sbarchi in grande stile, con oltre 1.200 clandestini raccattati nelle ultime 24 ore dagli scafisti umanitari delle Ong rimaste al servizio del governo italiano. No. Ora queste navi non si limitano più a fare puntate abusive in acque territoriali libiche, prelevano i clandestini afroislamici direttamente nei porti libici.

E’ accaduto ieri alla nave degli scafisti umanitari di Save the Children. La Vos Hestia ha raccolto il suo carico nel porto libico offshore di Bouri:

Dove è approdata verso le 23 di ieri sera. Ora, la stessa nave è in navigazione verso Catania:

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Questo è un salto di qualità evidente per il traffico umanitario. Che ora avviene con l’imprimatur ufficiale del governo non eletto italiano.

Perché? Perché il porto di Bouri è nel campo petrolifero libico offshore gestito da Eni. Infatti, ieri notte, intorno al porto c’era un traffico di navi del gruppo Cafiero che lavorano per Eni (che è come dire il governo italiano) che avevano appena trasportato lì i clandestini poi travasati sulla Vos Hestia.

E non si comprende – se vivessimo in un mondo normale – perché la nave di Save the Children invece di consegnare il carico ai libici, faccia rotta verso Catania. Costeggiando Malta che sarebbe il primo porto sicuro dove sbarcarli.