Italiano aggredito chiama Polizia: “Devi essere tollerante con i migranti”

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«Sono stato aggredito, in questa città succedono cose inammissibili». A raccontare l’accaduto è Carlo Consoli, titolare del negozio Fioreria Consoli.

«Troppo spesso gli extracomunitari utilizzano il marciapiede come pista ciclabile. I cinesi scorrazzano ad alta velocità con le biciclette munite di motore, truccate, e anche quando c’èrano le transenne per i lavori stradali sbattevano da una parte all’altra. Vanno in tre su una bici e nessuno li ferma. Come posso tenere un negozio aperto in queste condizioni?».

Mercoledì, racconta Consoli, la situazione è degenerata in un’aggressione, durante la quale sono intervenute due volanti della Polizia: «Avevo in negozio una bambina di due anni, sono arrivati tre persone di colore e mi hanno aggredito, sia verbalmente con offese omofobe, che fisicamente, sbatacchiandomi gli occhiali in mezzo alla strada e ferendomi al braccio con un’unghiata. La Polizia è intervenuta per sedare la rissa, ma poi non hanno fatto nulla, non hanno preso nemmeno i nomi dei miei aggressori».

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«Per gli stranieri purtroppo è normale utilizzare il marcipede come pista ciclabile, perché nessuno li ha mai informati del contrario e non vengono mai elevate multe e contravvenzioni. Ormai mi hanno preso di mira e mi invitano spesso a rientrare in negozio perchè quella è la strada e loro possono fare quello che vogliono. Ho aperto questa attività a maggio, ma la zona non è vivibile, devo uscire dal negozio con la paura di essere investito da una bici ed è già accaduto tre volte».

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Non vogliono italiani in zona. Prato è città in molte zone quasi completamente de-italianizzata per la felicità del PD locale e toscano. Per questo l’hanno preso di mira.

Poi l’accusa alle autorità: «Con che coraggio la polizia mi chiede di essere tollerante? Noi italiani siamo lo zimbello di tutti, lasciamo venire gli stranieri nel nostro Paese e non li educhiamo con quelle che sono le nostre leggi».

Ti aggrediscono, e chi dovrebbe difenderti ti chiede di ‘tollerare’: a casa tua! E’ tempo di riprendersi le città. Costi quel che costi. Non devono esserci italiani picchiati nel loro negozio da energumeni africani e umiliati da cinesi che grazie alla politica si stanno comprando il paese. Non dobbiamo tollerare. Chi tollera è un pervertito masochista. Un cuckold dell’immigrazione.