MINACCE DI MORTE NEI CONFRONTI DEL PAI
L’Imam di Bari, l’iracheno Sharif Lorenzini, lancia una sorta di fatwa contro il Partito anti islamizzazione e altri tra cui Magdi Cristiano Allam. Una minaccia, fatta durante la preghiera del venerdì, che non lascia spazi al dubbio.
L’imam nell’intervista a Repubblica Tv dichiara che “gridiamo falsità e concetti corrotti”.
Frase che pare banale a chi non conosce il Sacro Corano ma che rappresenta una vera minaccia perché il concetto di “corruzione” nell’Islam è interpretato come corrompere l’Islam e nel versetto 33 del Sacro Corano è scritto che: “La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso”.
Ora è chiaro che a fronte di una attività, come quella del Pai, di diffondere un messaggio politico e non violento arriva da un imam, durante la preghiera del venerdì, un messaggio ai suoi fedeli indicando il Pai, Magdi Allam e altri come persone che seminano la corruzione e questo per un musulmano comporta l’applicazione del versetto 33 che abbiamo appena citato. Una minaccia senza possibilità di interpretazione. Proprio per questo chiediamo l’intervento delle autorità, a partire dalla Questura di Bari e della Digos e procederemo a presentare una formale denuncia di fronte a quello che appare essere un palese invito alla violenza nei confronti di quelli che l’imam cita esplicitamente dicendo che “è il momento di fare nomi e cognomi”.