Il mediatore culturale sotto accusa per avere difeso gli stupratori maghrebini di una povera ragazza polacca, tradendo una inquietante ‘esperienza’ nel campo delle violenze sessuali:
Tal Abid Jee lavora per la cooperativa Lai-Momo. Si scopre che questa cooperativa è la stessa che gestiva il profugo stupratore e assassino:
PROFUGO PRIMA LO SODOMIZZA, POI LO UCCIDE CON 30 COLTELLATE DI INTEGRAZIONE
La domanda che ci facciamo è se ci sono stati contatti tra l’esperto di stupri e mediatore culturale e il profugo assassino. Sembra scontato, visto il suo ‘lavoro’.
E la coop Lai-Momo ha molte entrature nel PD, tanto da vincere numerosi appalti per l’assistenza dei fancazzisti afroislamici:
BOLOGNA: ARRIVANO ALTRI 300 FINTI PROFUGHI, CACCIA A CASE SFITTE
E non solo, la cooperativa ospitava un altro stupratore, tanto che Vox aveva intuito qualcosa di strano:
Se abiti in comune con profughi, hai 1.000 volte più probabilità di essere stuprata
Chissà, forse il mediatore culturale faceva corsi di stupro.