Lo abbiamo scritto, un filo rosso di demenza e fanatismo lega islamici e antifà à la Boldrini. Lo stesso disprezzo per la cultura e la storia, la stessa iconoclastia di chi vuole annientare il passato per dominare il presente.
Così non sorprende che dopo le violenze per l’abbattimento delle statue che celebrano la sconfitta sudista, impossibilitato ad abbatterle, il sindaco di Charlottesville, epicentro dello scontro, abbia deciso di mettere loro il burqa: anche visivamente i fanatici estremisti di tutto il mondo si somigliano. Ecco quindi le statue del generale Robert E. Lee e Thomas “Stonewall” Jackson, che vengono coperte con sacchi neri:
Quando hai perso la battaglia delle idee, tendi a volere censurare chi l’ha vinta. Non hai altra scelta. Ma qui siamo oltre, qui siamo al delirio di una massa, minoritaria ma rumorosa e violenta, che esige di riscrivere la storia perché questa turba la loro sensibilità di radical chic.