Torino, Appendino scatenata: 167 case nuove per gli abusivi africani

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“Il Sindaco Appendino ora cerca 167 alloggi per gli occupanti dell’ex Moi, lo apprendiamo da un atto approvato in pieno periodo estivo dove si evince che il Comune ha indetto una ricerca tra patrimonio pubblico e privato”. A dirlo è Forza Nuova Torino, che prosegue: “Questo è inaccettabile, il Sindaco Appendino vuole passare da uno stato di occupazione abusiva ad un assistenzialismo a spese della collettività, dimenticando volontariamente i Torinesi che hanno perso la loro abitazione e vivono in uno stato di abbandono totale da parte delle istituzioni”.

“Noi di Forza Nuova saremo pronti a dar battaglia se questo avverrà, siamo stanchi di vedere soldi pubblici buttati per chi ha scelto di vivere nell’illegalità, mentre i figli legittimi della nostra terra vivono di stenti e in una situazione di disagio ed abbandono. Prima gli italiani.”, concludono.

Ed è tutto confermato. Tanto che il Comune di Torino ha un piano operativo per dare casa e lavoro a diverse centinaia di clandestini, per lo più spacciatori, che per anni hanno abusivamente occupato le palazzine olimpiche terrorizzando il quartiere. Un giusto premio firmato Fassino Appendino.

IL PIANO OPERATIVO

Palazzo Civico va a caccia di abitazioni. Per cercare una sistemazione alle 167 “persone” di cui parla la delibera firmata dall’assessore al Welfare dei fancazzisti, tal Sonia Schellino, per la quale il Comune ha a disposizione 500 mila euro stanziati dal ministero degli Interni per fronteggiare l’emergenza nelle palazzine occupate dell’ex Villaggio Olimpico, a cui sono stati aggiunti 100 mila euro prelevati dal bilancio comunale. In tutto almeno 600 mila euro letteralmente rubati ai contribuenti per alloggiare spacciatori e delinquenti. Non male per un movimento che fa della legalità il proprio mantra.

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L’iniziativa di Palazzo Civico dà corso al protocollo d’intesa siglato per dare riposta a una situazione che si trascina dal 2013. E serve per irrobustire il patrimonio abitativo già messo a disposizione dell’operazione Moi: 150 alloggi, due terzi forniti dalla Diocesi, un terzo dalla Città. Immobili che sono in fase di ristrutturazione sfruttando 400 mila euro, attinti dal milione e 800 mila euro messo a disposizione dalla famigerata Compagnia di San Paolo. Soldi che la sua banca sottrae ai correntisti come fanno tute le banche, per poi destinarli alle proprie truppe di occupazione.

INSERIMENTI LAVORATIVI

Non basta. Nei mesi scorsi la task force guidata da Antonio Maspoli, “esperto” di cooperazione internazionale (marchette agli africani) chiamato dalla Compagnia di San Paolo a sovrintendere al progetto, ha concluso il censimento su base volontaria degli occupanti le palazzine. Il bilancio, non definitivo, a giugno parlava di 750 persone, di cui appena 40 donne. Tutti sanno che tipo di ‘donne’.

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L’équipe di Maspoli, insieme con alcuni funzionari dell’Ufficio Stranieri del Comune e della Prefettura, ha passato al setaccio palazzine e seminterrati, per consegnare a ogni clandestino una lettera in cui si spiega il progetto. In parallelo con il censimento sono partiti i progetti di inserimento lavorativo: per 43 persone sono previsti contratti (4 mesi con possibile rinnovo per ulteriori 12) nei cantieri navali; 11 persone potranno lavorare per 8 o 17 mesi come aiuto cuoco.

Insomma: se sei italiano puoi morire di fame e senza casa. Se invece sei uno spacciatore clandestino che per anni ha occupato palazzine pubbliche, prima il PD e ora il M5S di Torino ti regalano casa e ti danno anche un lavoro. La legalità secondo Appendino che cozza sempre di più con il programma del MoVimento di Grillo.