Ragazzina stuprata da profughi, Caritas li difende: “Non criminalizzare rifugiati”

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Ics e Caritas Trieste Onlus in comunicato congiunto difendono il loro lucroso business dell’accoglienza dopo lo stupro di gruppo di una ragazzina italiana: «Confidiamo nel lavoro della magistratura per arrivare ad una maggiore definizione dell’accaduto e determinare e comprendere quanto prima il contesto nel quale la vicenda ha preso forma».

«Prendiamo nettamente, le distanze dalle reazioni apparse sulla stampa – sottolinea l’organizzazione – e da ogni tentativo di strumentalizzazione che voglia criminalizzare intere nazionalità e gruppi di persone, gettando peraltro discredito su un istituto giuridico fondante l’ordinamento costituzionale qual è il diritto d’asilo, invece di ricordare che la responsabilità penale è sempre individuale e di agire per una rapida ricerca della verità e della giustizia».

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Si, la responsabilità sarà anche personale, ma quando sono sempre membri dello stesso ‘gruppo’ a commettere lo stesso reato, criminalizzare è cosa buona e giusta. Come cosa buona e giusta sarebbe che, insieme agli stupratori, finisse in carcere anche l’affarista e gli affaristi che li accolgono a spese dei contribuenti. Invece fanno comunicati.

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Un pensiero su “Ragazzina stuprata da profughi, Caritas li difende: “Non criminalizzare rifugiati””

  1. Fare a loro e a i loro parenti gli stessi reati compiuti dai loro protetti i quali li fanno arricchire e per questo li difendono. Consiglierei tutti ogni qualvolta subiscono un reato da questi cosidetti rifugiati presentare sempre doppia Denuncia una contro il responsabile personalmente e una contro l organizazione che lo proteggeo tiene in cura che sono sempre i soliti OGM e simili

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