STIPENDIO DIMEZZATO PER POLIZIOTTO ANTI-BOLDRINI, SCATTA COLLETTA

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Una colletta per sostenere economicamente il poliziotto sospeso dal servizio dopo il video in cui osava criticare la Boldrini e riprendeva un africano in bicicletta sull’autostrada.

Il sindacato autonomo di polizia (Sap) ha infatti messo a disposizione del collega un avvocato per presentarsi di fronte alla commissione disciplinare che dovrà decidere il suo futuro.

Il poliziotto, 43 anni e già padre di tre figli, si è visto dimezzare lo stipendio per pressioni, secondo le denunce dei colleghi, della stessa Boldrini. E ora rischia anche il congedo.

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Sono molti i sindacati di polizia schierati al fianco dell’agente. Ieri al Giornale il Coisp aveva annunciato una pedalata di solidarietà, oggi il Sap attraverso Gianni Tonelli afferma che “è una cosa assurda. In un paese che pochi giorni fa aveva scarcerato una persona che aveva aggredito un poliziotto con un coltello, ora si vuole strumentalizzare questa situazione”. Meno solidale Eugenio Bravo, segretario provinciale del Siulp, che a Repubblica afferma: “Quel video è un fatto spiacevole ma goliardico, non è stato fatto con un intento razzista ma per raccontare un malessere diffuso e per dire che l’illegalità deve essere sempre perseguita, chiunque la commetta”. Un fatto ‘spiacevole’ avere ripreso un demente in biciclettina sull’autostrada e avere osato scherzare sulla Boldrini.

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Intanto, in un folle rovesciamento della realtà, il poliziotto è stato costretto a fare ammenda pubblica: “Non volevo apparire razzista”. “Io ho fatto un percorso professionale illibato, ho partecipato a un’infinità di operazioni di polizia, sono stato trasferito da più sedi e ho sempre dato il massimo in servizio”.

Quindi il problema diventa chi riprende il demente, non il demente stesso che mette a rischio la sua incolumità – della quale ci frega molto poco – e quella degli altri.