Charlene Downes aveva solo 14 anni, quando è scomparsa a Blackpool, il primo novembre di quattordici anni fa. Tempo dopo, per il suo omicidio, vennero arrestati i dipendenti di un Kebab, Iyad Albattikhi e Mohammed Reveshi. L’accusa era atroce: averla uccisa, fatta a pezzi e “fatta sparire dandola ai clienti mischiata nel kebab”.
Ora i genitori di Charlene, che non si sono mai rassegnati alla sua scomparsa, come ogni genitore, hanno denunciato la polizia locale per “inadempienza nelle indagini”. Infatti il processo contro i suoi presunti assassini è finito in un nulla di fatto, a causa di una giuria incapace di raggiungere il verdetto per l’incapacità degli inquirenti nel presentare prove decisive.
C’è il sospetto che, invece di essere fatta a pezzi e data in pasto ai cultori del kebab, possa essere finita nel giro della prostituzione minorile delle schiave sessuali gestita dagli islamici, come in altri centinaia di casi in Inghilterra.