Il business dei fancazzisti africani batte Miss Italia. A Salsomaggiore Terme, un tempo luogo famoso per le piscine termali e il concorso prima che il programma si spostasse a Montecatini prima e a Jesolo poi, gli albergatori hanno rifiutato il ritorno: meglio gli immigrati. Per quelli pagano i contribuenti.
Il sindaco Filippo Fritelli: “L’organizzazione aveva chiesto 7500 presenze gratuite, pernottamento e pensione completa – spiega Fritelli – su una quindicina di giorni, troppe. Una volta pagava il Comune. Io adesso, raschiando il fondo del barile e chiedendo aiuto alla Regione, posso mettere insieme 100 mila euro, pochi. E poi sì, è vero, in tutta Italia vale l’equazione Miss Italia uguale Salsomaggiore. Però il concorso non ha più la popolarità di una volta. Gli esercenti hanno fatto due conti e hanno detto di no”.
“Il problema è che troppi albergatori sono abituati a farsi mantenere dallo Stato, ieri con le vacanze alle terme pagate, oggi con i migranti – aggiunge Fritelli – Ma anche gli esercenti sono divisi”. Il presidente degli albergatori, Francesco Ravasini, non condivide la scelta dei suoi colleghi. “O crediamo che il turismo termale abbia un futuro, oppure no – dice alla Stampa – Io ci credo, alcuni colleghi no e allora si riciclano con i migranti. Altri ancora, mi risulta, ci stanno pensando. Chi viene qui è una clientela anziana, non è contenta di vedere i migranti che bivaccano sulle panchine”.
Parassita. Come i suoi colleghi.