Si dà al lucroso business dei sedicenti profughi affittando un appartamento di sua proprietà ad una cooperativa impegnata nel campo della sostituzione etnica e subisce l’ovvia ritorsione, dice lui, dei condomini, che non accettavano l’arrivo, a casa loro, di persone sconosciute dall’altra parte del mondo. Clandestini.
Prima ha protestato perché le telecamere installate senza il suo assenso sarebbero state “invasive della privacy dei migranti”: lasciateli spacciare in pace, razzisti!.

Ma i condomini, esasperati per il suo tradimento, sono passati a ritorsioni : automobili rigate e sfregi anche alla porta d’ingresso. Per questo motivo il 40enne affarista, tal Domenico Mauri, che fino a poco tempo fa viveva a Fogliano, frazione di Reggio Emilia, ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti in questura. Auguri.
Ovviamente, l’affarista, che lavora in provincia di Parma e qui ha preso in affitto un appartamento, non vive dove accoglie i sedicenti profughi. Lì ci vivono gli altri condomini.
Noi consigliamo i condomini di denunciare sia l’affarista che li accusa, e soprattutto i giornali che non comprendendo il termine ‘ignoti’ fanno titoli di questo tipo: