“Pretendiamo che venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane, come Lampedusa, verso la terraferma”, ha detto il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz dopo un incontro a Vienna con il suo omologo italiano Angelina Alfano.
“Se l’Italia dovesse continuare con i tempestivi trasferimenti sulla terraferma, da dove i migranti proseguono verso nord, non aumenterà solo il sovraccarico in Europa centrale, ma continueranno anche gli annegamenti. Il salvataggio in mare non deve essere un ticket per l’Europa centrale”.
“Fino a quando non abbiamo dei centri nei Paesi africani di origine e transito dove potremmo mandarli indietro – aveva detto Kurz a margine del consiglio Affari esteri di a Bruxelles di tre giorni fa – dobbiamo fermare questa gente alla frontiera esterna europea invece di mandarla verso l’Europa centrale”. Questo, nei piani del governo austriaco, significa “smettere di traghettare i migranti illegali tra le isole e la terraferma italiana”.
Come abbiamo già scritto, non è questione di bloccarli sulle isole italiane, ma sul continente africano. Il problema è che il governo italiano lavora per poteri che vogliono afro-islamizzare l’Europa: prima hanno tolto di mezzo Gheddafi, poi l’ultimo governo italiano eletto per piazzarne uno ‘amico’ che traghettasse i clandestini in Italia e poi li diffondesse in tutta Europa. Il piano è saltato perché qualche governo non è ancora a libro paga, così rimangono tutti qui.