Profughi esigono cambio hotel e bollette gratis, Prefetto li accontenta

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“Non mangiamo” e ancora “dobbiamo contribuire a pagare una bolletta di 370 euro e veniamo minacciati se proviamo a dire qualcosa alla polizia”, hanno raccontato alcuni sedicenti profughi al Giornale di Brescia. Vorrebbero trattenere, evidentemente, tutti per se i 35 euro che servono a mantenerli a sbafo, comprese anche le bollette che, invece, tutti noi dobbiamo pagarci.

Alcuni di loro hanno registrato una conversazione in cui i responsabili della struttura li insultano per le demenziali richieste: “Bla bla bla. Tu sei un bastardo, hai parlato di quello che succede qua, io ti spacco la faccia, faccia di m…. Chi c… ti credi di essere? Adesso prendi le tue cose e te ne vai”, sono alcune delle frasi che si sentono.

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Replica l’impresa sociale ‘Medica’ che sono “Tutte strumentalizzazioni” ma aggiungono che da agosto la struttura passerà a un altro gestore.

Ma in serata 28 dei 36 profughi ospitati nel centro sono stati trasferiti su decisione della Prefettura di Brescia. Ora sono ospitati in strutture della città. Perché il ‘cliente’ ha sempre ragione.